Classificazione PEGI

Quando sul vostro dispositivo Android dove scaricare una app, solitamente aprite il Google Play Store, cercate la APP e, una volta individuata, aprirete la sua relativa scheda, come questa

schermata play store

Pochi di voi avranno fatto caso a quella scritta, che nell’immagine è all’interno del riquadro rosso: PEGI 12.

Cosa vuol dire PEGI 12? Scopriamolo subito!

Cosa è il PEGI

Il PEGI (Pan European Games Instruction) è un metodo usato su tutto il territorio europeo per classificare i videogiochi attraverso 5 categorie di età e otto corrispondenti descrizioni di contenuto.

Questa classificazione, utilizzata inizialmente per segnalare se i contenuti di un certo videogioco erano adatti per un’età specifica o no, Google ha deciso di utilizzarla per categorizzare le app che pffre nel suo Play Store.

La classificazione non viene fatta direttamente dagli autori delle app, ma da alcune autorità di classificazione che decidono all’interno di quale categoria inserirla in base alle risposte del questionario che Google sottopone agli sviluppatori delle app al momento dell’inserimento della app stessa nel Play Store.

La classificazione PEGI

In seguito alla classificazione nel Play Store verrà inserito il simbolino corrispondente che identifica la categoria a cui corrisponde quella app.

PEGI 3

Identifica app e giochi ritenute adatte a tutti i gruppi di età.

Possono contenere violenza se inserita in un contesto comico (come quello che può esserci all’interno di un cartone animato come Tom&Jerry) e se il bambino non è portato ad associare i personaggi presenti sullo schermo a personaggi della vita reale, con la conseguenza che i personaggi devono essere totalmente di fantasia.

Inoltre, il gioco non deve contenere rumori o immagini che possano spaventare o impaurire i bambini piccoli, e non devono essere presenti espressioni volgari.

PEGI 7

Appartengono a questa categoria i giochi che contengono scene o rumori che potrebbero spaventare i bambini.

PEGI 12

Rientrano in questa categoria i videogiochi che mostrano violenza leggeremente più esplicita rivolta a personaggi di fantasia, violenza non esplicita rivolta a personaggi dall’aspetto umano o ad animali, che mostrano scene di nudo leggermente più esplicite.

Per poter categorizzare un gioco come PEGI 12 non deve contenere espressioni volgari forti e imprecazioni a sfondo sessuale.

PEGI 16

Rientrano in questa categoria giochi in cui la violenza (o l’attività sessuale) raggiunge un livello simile a quello presente nella vita reale.

Questa tipologia di giochi richiede che i ragazzi siano in grado di gestire

  • un linguaggio più scurrile
  • il concetto dell’uso di tabacco e delle droghe
  • la descrizione di attività criminali

PEGI 18

Identifica la categoria di giochi vietato ai minori e quindi che si rivolge ad un pubblico di soli adulti, perché contengono la rappresentazione di violenza grave o includono elementi di tipi specifici di violenza.

Alcune considerazioni finali

Basta fare un giro nelle schede di molte app presenti nel Play Store per accorgersi di come, in realtà, la classificazione PEGI sia una questione di (molta) forma e (poca) sostanza, visto che in definitiva molte delle app sono registrate sotto PEGI 3, e quindi “consigliate” per chiunque.

Questo significa una sola cosa: affidare totalmente l’educazione a degli algoritmi non è una soluzione felice. L’unica strada percorribile, anche se più difficile e faticosa, continua a rimanere quella di affiancare i ragazzi nella loro attività digitale.